Nell’acne inversa si infiammano i follicoli piliferi che circondano la radice dei peli. Ecco una panoramica dei sintomi più importanti e dei metodi di esame per la diagnosi. 

Acne inversa: sintomi

Il sintomo più evidente dell’acne inversa è la formazione dolorosa di noduli, ascessi e fistole sotto la pelle, principalmente nelle aree pelose del corpo: nella zona intima, sotto le ascelle, sui glutei e nella zona inguinale. Nelle donne i sintomi si manifestano spesso sotto le ascelle, nelle pieghe del seno e sull’inguine; negli uomini prevalentemente sui glutei.

Si riconosce nel quadro clinico descritto? I suoi sintomi sono riconducibili a quelli dell’acne inversa? Lo scopra attraverso il controllo dei sintomi. Se desidera una consulenza medica, qui può cercare lo studio dermatologico specializzato in acne inversa più vicino a lei. 

Rappresentazione schematica di due corpi umani, uno femminile e uno maschile, in biancheria intima con la didascalia «Parti del corpo frequentemente colpite dall’acne inversa». La figura femminile reca le didascalie «Ascella, seno, inguine, area genitale, interno cosce». La figura maschile reca la didascalia «Ascella, natiche, ano, area genitale, interno cosce

L’acne inversa è causata da alterazioni della cheratinizzazione del follicolo pilifero, la struttura cutanea che circonda la radice del pelo. Questo porta all’infiammazione e all’ostruzione del follicolo pilifero, con conseguente formazione di cavità piene di pus. In seguito, si sviluppa un ascesso e la pelle circostante diventa molto calda e dolorante. Con il progredire della malattia, gli ascessi possono diventare fistole, ovvero condotti tubolari. Se questi conducono all'esterno, il pus penetra nella superficie della pelle provocando sanguinamento e cattivi odori. 

Rappresentazione schematica di un pelo nella pelle, con l’indicazione dell’epidermide, del derma, del sottocute, del canale cheratinizzato della radice del pelo, della ghiandola sudorifera e del follicolo pilifero. Sotto c’è scritto «L’infiammazione causata dai disturbi della cheratinizzazione può portare all’ostruzione e all’espansione dei follicoli piliferi
Rappresentazione schematica di un ascesso cutaneo e la scritta «I follicoli piliferi ostruiti possono aprirsi e causare noduli e ascessi dolorosi
Rappresentazione schematica di fistole nella pelle e la scritta «Gli ascessi possono connettersi formando dei tunnel (fistole) con conseguente formazione di cicatrici

Con il progredire della malattia, ascessi e fistole possono formare cicatrici simili a cordoni, ​​che rischiano di limitare potenzialmente la libertà di movimento. 

Acne inversa: suddivisione in tre gradi di gravità

Oltre ai sintomi stessi dell'acne inversa, anche il grado di gravità è di grande importanza per la diagnosi. La valutazione della gravità (stadio) è la base per le opzioni di trattamento. Il metodo più usato è la scala di Hurley: 

Una persona mostra l’ascella ​​con lesioni da acne inversa.

Stadio di Hurley I: sono presenti singoli ascessi separati dal tessuto sano, ma senza fistole e senza cicatrici. 

Una persona mostra l’ascella arrossata con tre aree cutanee infiammate

Stadio di Hurley II: uno o più ascessi hanno già formato fistole e cicatrici. 

Una persona mostra l’ascella arrossata con infiammazione e cicatrici.

Stadio di Hurley III: l’acne inversa si manifesta con ascessi su un'ampia area, talvolta con fistole già connesse, infiammazioni purulente e cicatrici significative.

Esistono anche altri metodi di valutazione utilizzati negli ambulatori o negli studi clinici.

Metodi di esame per la diagnosi dell’acne inversa

Per riconoscere chiaramente l’acne inversa, il medico dapprima procede facendo un colloquio esaustivo con i pazienti. Questa fase è chiamata anamnesi. Può scoprire come prepararsi al meglio per la visita qui. 

Durante il cosiddetto esame clinico (fisico), il dermatologo esamina la pelle per individuare i sintomi dell’acne inversa mediante ispezione visiva e palpazione. 

Gli esami di laboratorio possono integrare la diagnosi clinica dell’acne inversa. In caso di malattia, i parametri infiammatori come la proteina C-reattiva (PCR), determinati tramite un campione di sangue, sono spesso elevati.  

Per capire quanto si sono già diffusi gli ascessi e se si sono già formate delle fistole nel tessuto, occorre ricorrere a procedure di imaging come la risonanza magnetica (RMI) e l’ecografia. 

Una persona in camice bianco guarda un’altra persona che mostra l’ascella con lesioni da acne inversa.

Diagnosi differenziale dell’acne inversa 

È possibile ricorrere alla diagnosi differenziale per escludere malattie con sintomi simili. In caso di sospetta acne inversa i medici verificano l’eventuale presenza di uno dei seguenti quadri clinici: 

  • Acne vulgaris: una condizione comune della pelle, che solitamente si manifesta durante la pubertà e colpisce principalmente le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi di viso, torace, spalle e schiena. 
  • Follicolite: questa infiammazione infettiva o non infettiva dei follicoli piliferi è molto evidente nelle zone del corpo ricche di peli, come il cuoio capelluto e, negli uomini, la zona del torace. 
  • Foruncolo: si tratta di un'infiammazione cutanea purulenta profonda del follicolo pilifero, a seguito di un'infezione batterica (solitamente causata da stafilococchi). 
  • Morbo di Crohn: un sintomo comune della malattia infiammatoria cronica intestinale sono le fistole perianali, cioè fistole tra il canale anale e l'area della pelle attorno all’ano.

Scopra di più sulle cause dell’acne inversa. Nel vademecum potrà trovare consigli utili per affrontare la malattia nella vita quotidiana. 

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